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In che modo lo spazio reale contamina l'architettura cinematografica? Nasce da questa riflessione il progetto "Gli spazi del Novecento": un'attenta ricerca sulle sequenze di montaggio attraverso la rassegna di alcuni capolavori cinematografici come "La Grande Guerra" e "Allora Mambo". Giuseppe Varlotta analizza i movimenti della macchina da presa mettendo in luce l'importanza di elementi architettonici come la finestra, che diventa veicolo di emozioni profonde e diverse e il paesaggio valutato anche sotto l'aspetto tecnico delle luci e del montaggio. La tesi è supportata da interviste esplicative a maestri del cinema quali Mario Monicelli, Suso Cecchi D'Amico, Giorgio Arlorio e Lucio Pellegrini che discorrono sull'apporto spaziale dato dall'architettura al cinema fin dai suoi esordi, costituendo talvolta la sintassi del film e trasformandosi così in una vera e propria attrice. Prefazione di Paolo Conte.